La storia di Dorando Giannasi, che nel 1959 arriva a Milano a soli 14 anni da Civago, una piccola località dell’Appennino tosco-emiliano, è uguale a quella di tanti emigrati italiani che nel dopoguerra lasciano il paese per trasferirsi in città in cerca di lavoro.
Inizia come garzone in una polleria in Via Teodosio 3, assieme alla sorella maggiore Graziella. Sveglia alle 4.oo del mattino e duro lavoro al servizio del “padrone” fino a tarda sera. Nel giro di un anno (siamo nell’epoca del boom economico) i due fratelli aprono il loro primo negozio, una “Polleria e Posteria” in Via degli Scipioni 5 dove, oltre alla vendita, avevano destinato un’ambiente alla macellazione dei polli, seguendo criteri all’avanguardia rispetto alle normative igieniche non ancora vigenti.
Tra il ’63 e il ’66 spostano l’attività in Corso Buenos Aires 2, per trasferirsi definitivamente nel 1967 in Piazza Buozzi. Il chiosco era all’epoca adibito alla vendita di frutta. I fratelli Giannasi, che erano diventati 3, essendo subentrato anche Luciano, il piccolo della famiglia, ristrutturano le mura grazie ad un prestito di 10 milioni di lire (una cifra molto alta per quei tempi) che il loro ex datore di lavoro e mentore Sig Muccioli, gli aveva dato per mettersi in proprio.
All’epoca, da Piazza Buozzi si potevano contare a vista d’occhio non meno di 10/12 tra macellerie e pollerie, che nel giro di un ventennio una dopo l’altra chiudono. Nel 1972 viene assunto il primo dipendente, l’attività è in continua espansione e alla metà degli anni 80 si arriva a quota 6 dipendenti.
Viene inoltre inserita la vendita della carne suina e, nel 1988 anche della carne bovina, per assecondare la richiesta sempre più esigente e multiforme dei consumatori. A metà degli anni ’90 alle carni crude si affiancano per la prima volta uno spiedo e una friggitrice. Qui ha inizio quella che è stata definita in maniera calzante “la parabola del pollo” che altro non è che una sfida personale e minuziosa da parte di Dorando alla ricerca del mix perfetto di spezie con cui infarcire i suoi polli per renderli unici.
Nell’arco di 50 anni l’esperienza professionale e umana di Giannasi si radica nel tessuto urbano della città facendone un punto d’osservazione privilegiato dei suoi cambiamenti socio economici, e soprattutto alimentari.
L’attenzione nel selezionare le materie prime e il rispetto nel garantire al cliente un prodotto sempre di prim’ordire, sono diventate un codice etico che ha permesso al chiosco Giannasi di mantenersi attivo nel corso dei decenni, e di far fronte alle difficoltà economiche che hanno frenato il settore ripetutamente.
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